I due progetti descritti nel seguito rappresentano brillanti casi di applicazione delle metodologie di studio della composizione dei fondali marini, come supporto al monitoraggio ambientale per scopi differenti.
Nel primo caso, lo scopo del progetto era fornire all’utente un’indicazione aggiornata sulla composizione del fondale marino in prossimità di alcune zone della costa brindisina e salentina, da usare come supporto al processo di valutazione d’impatto ambientale del futuro gasdotto sottomarino dall’Azerbaijan all’Italia, nell’ambito del progetto TAP (Trans-Adriatic Pipeline).
Nel secondo caso, l’obiettivo finale era quello di ottenere dati di supporto alla valutazione ambientale sull’intero litorale della costa montenegrina e di individuare le aree idonee alla costruzione di infrastrutture.
L’interesse dei committenti era, nello specifico, valutare nelle zone d’interesse, attraverso dati satellitari di recente acquisizione, la presenza di Posidonia Oceanica, importante specie vegetale marina capace di agire da protettore dell’ecosistema marino e da barriera contro l’erosione delle coste. Per tali ragioni, la legislazione vigente in materia di tutela ambientale ha definito la Posidonia specie naturale protetta e soggetta a tutela. La progettazione d’infrastrutture costiere ed off-shore deve pertanto tenere conto della presenza di tale fondamentale specie vegetale.
Grazie all’esperienza acquisita nel campo dell’Earth/Marine Observation in numerosi progetti di ricerca (MarCoast, AquaMar), Planetek Italia ha potuto mettere a disposizione il proprio know-how tecnologico, fornendo servizi di analisi e mappatura della vegetazione sommersa partendo dall’interpretazione automatica e visuale di immagini satellitari ad alta risoluzione, fornendo un apprezzato contributo nell’ambito dei due progetti. I soddisfacenti risultati ottenuti hanno consentito di fornire indicazioni chiare ed in grado di orientare le attività di design off-shore.